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Care democratiche e cari democratici siamo realisti! [Assemblea Nazionale PD]


Voglio iniziare il mio primo intervento in Assemblea Nazionale ricordando a tutti la solitudine dell’amministratore locale che anche in Sardegna è ancora vittima di vili attentati intimidatori: l’ultimo in ordine di tempo due giorni fa il sindaco di Desulo, Gigi Littarru. E la solitudine di tutti gli amministratori di piccoli comuni schiacciati non solo dalla violenza ma anche dell’incertezza di riforme che mettono a repentaglio la stessa possibilità di gestione e cura del proprio territorio.

E inizio citando Ovidio Marras, un pastore ottantenne che è riuscito a bloccare l’illegittima speculazione immobiliare a ridosso di una delle spiagge più belle del mondo: Tuerredda. E fa riflettere che sia ancora una volta un ultra settantenne, come Papa Francesco e Bernie Sanders, alcuni di quelli che stanno offrendo alla nostra società, e ai giovani, messaggi più rivoluzionari.

Foto Assemblea Nazionale PD Roma

Sulla relazione del Segretario tre risonanze politicamente rilevanti.

La prima sulla necessità di tenere vivo il centrosinistra e di alimentarlo di contenuti e pratiche. Renzi ha parlato delle primarie come strumento costitutivo del nostro partito e io sono testimone privilegiato di una esperienza politica positiva per il centrosinistra italiano: a Cagliari 5 anni fa Massimo Zedda ha vinto le primarie e con lui abbiamo governato e ci ripresentiamo oggi con un programma chiaro basato su ambiente, socialità, innovazione e partecipazione.

Sul partito il segretario ha chiesto una mano a tutti, e tra i tutti penso in particolare ai cosiddetti “nativi Pd” (come i tanti giovani che stanno partecipando alle esperienze di formazione politica) che finora hanno faticato e faticano ancora a sentirsi a casa in un partito schiacciato da guerre di bande legate più a rendite di posizione che a confronti ideali. Siamo tutti pronti a lavorare per comunicare meglio le cose fatte, però nel Partito Democratico deve esserci spazio per le minoranze, che portano avanti temi da punti di vista diversi e spesso più vitali e frizzanti perché curiosi rispetto alle novità. Segretario non ci sono gufi tra noi, ma compagni di partito: ritroviamo un dialogo corretto e una gentilezza di linguaggio che rende tutti parte riconosciuta di una comunità grande e plurale.

Sulle prossime riforme in cantiere per i prossimi anni chiedo una particolare attenzione alla cosiddetta “Buona Università” che nella strada dell’applicazione della famigerata riforma Gelmini (che trova attuazione nei decreti ministeriali e nella progressiva applicazione dei costi standard) sta letteralmente svuotando le università del sud Italia di ricercatori, finanziamenti e studenti, trasferiti verso il nord e che nei prossimi anni se non si invertirá il trend in atto porteranno alla chiusura di molti atenei nel Mezzogiorno d’Italia. E il sud può ripartire solo se lo farà partendo dell’istruzione e dalla formazione.

Sulla legge Cirinná solo due parole ai nostri senatori: coerenza e coraggio!

Chiudo con una citazione che credo sia adatta a questo momento:

il pessimista si lamenta del vento;
l’ottimista aspetta che il vento cambi;
il realista aggiunge le vele necessarie per navigare.

Care democratiche e cari democratici siamo realisti.

Roma, Assemblea Nazionale PD, 21 febbraio 2016
Il mio intervento sul sito del PD: http://www.partitodemocratico.it/partito/intervento-di-scoccu/ e di Radio Radicale http://www.radioradicale.it/scheda/467025/assemblea-nazionale-del-partito-democratico?i=3521743

Foto Matteo Lecis Cocco Ortu

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