Primarie strumento di partecipazione, si candida chi ha qualcosa da dire

Cagliari è cambiata in questi anni.  Merito anche di chi, in modo spontaneo e fra la gente, non ha mai smesso di offrire il proprio contributo ad un grande progetto collettivo. Per questo mi onoro di essere definito un volontario della politica: è con i volontari che cambiano le cose, è con loro che in questi anni è cambiata Cagliari. E sarà anche grazie a loro se alle prossime amministrative riusciremo tutti insieme ad riaffermare il protagonismo del centro-sinistra,  portando a compimento il percorso iniziato nel 2011 da Massimo Zedda e allargandolo a quanti si sono finora sentiti estranei.

Per questo ho dato la mia disponibilità al Partito Democratico per la partecipazione alle primarie di coalizione: perché  non si viene semplicemente candidati. Si candida chi ha qualcosa da dire, chi crede di poter rappresentare efficacemente le istanze dei cittadini, dentro e fuori dalle sedi istituzionali.

Tifo per le Primarie perché le ritengo il modo migliore per mettere in circolo le energie del centro-sinistra, oltre che una straordinaria occasione di partecipazione che dà alle persone la possibilità di esprimersi sulla città di domani.  Perché si può immaginare qualcosa di nuovo, partendo da ciò che c’è già.

Da democratico, consapevole della complessità del momento, penso che le primarie siano il primo passo verso la costruzione di una proposta collettiva, che dovrà portare una coalizione di sigle ad essere innanzitutto una coalizione di ideali, di persone e di istanze unite da un legame solido e da un orizzonte lungo, per il bene di Cagliari e dei suoi abitanti.